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Composizioni poetiche scritte e dedicate a Suor Paola

da Hugo Salvatore Esposito

Ospiate, 30 maggio 2006

All'attenzione della signora Ornella Landriani
 

Queste composizioni poetiche le ho scritte e dedicate a Suor Paola per l'impegno e il sostegno che ella dona ai bambini di tutto il mondo. Alcune di esse le avevo scritte nel lontano 1998 quando appresi la sua scelta di missionaria di Dio.
 

Rinnovo un sincero ringraziamento a tutte le persone che fanno del volontariato uno stile di vita e in particolare a lei che svolge un ruolo così importante in tutta l'organizzazione.

Magia di un sorriso

Primavera di fiori le voci dei bambini:
bianca la sua figura
che giorno per giorno
con passi di velo felice apriva i cuori.

Non sorridevano le mamme quando
i figlioletti con entrambe le mani
non staccavan la presa e
aggrappati al collo versavano lacrime vere.

Lampo di tenerezza e goccia
di rugiada il suo dolce visino
allietava il mattino: magia
di un sorriso che portava armonia.

Ospiate, maggio 1998

Farfalla velata

Tacitavano il canto del mattino
le voci frettolose che
nella frenesia delle cose
invocavano il tuo nome: suor Paola!

Rassicurante e gentile
tu accoglievi i fanciulli
e facevi da grembo
per le tante ore del giorno.

Desiderosi di mamma a volte
facevano capricci i bimbi
che impazienti reclamavano
per giocare felici sul prato.

Teneri fiori spuntavano sull'erba
E, in una pazza allegria,
tu sorella di Dio! - paziente
li guidavi con mano di gioia.

Ora, al mattino non si sente il tuo nome:
nell'aria, però, una farfalla velata
porta il sorriso dei fanciulli lontani.

Ospiate, maggio 1998

Ombre di povertà

Hanno aperto il tuo cuore le mani
di miseria bussando alla tua porta:
aleggiavano nei sogni le ombre
di povertà distese sul muro.

Nella notte, tu coraggiosa e sicura
hai abbandonato la casa felice
e - libera - con passi segreti
hai raggiunto un altro sentiero
dove l'oscurità è sempre più fitta.

 

Le tue vesti bianche
sono lacere,  polverose ma
la tua vita - fiore rinnovato -
accende la speranza
in tanti cuori smarriti e feriti.

Ospiate, maggio 1998

Non piangere bambino

Solo tua la profondità delle tenebre
che affatica le tue membra
ma come aurora
che impone agli occhi di guardare

il volto impietoso della vita
di uomini spesso indifferenti e crudeli
così vorrei poter dissolvere i pensieri tristi
la stanchezza logorante dell'attesa
e il tuo domani ancora disperato.

Non volare nel cielo piccolo bambino!
Non andare invisibile nell'oscurità
da solo e senza traccia divina sicura ed eterna.
La notte è nera - tenera freschezza -
ondeggia su rive non solo di altri mondi
e ama posare il suo capo
sul seno della madre che non può sorride.

Non piangere! Non piangere bambino!
Non conosci parole felici ma possiedi
coraggio e tanti sogni e desideri.
Ora, se osservo il tuo viso sconosciuto
mi sommerge l'idea che sei mio.
 

Ospiate, maggio 2006

Ospiate, 31 dicembre 2006

Gentile signora Ornella Landriani,

 

appresa la notizia della morte di suor Paola, mi appresto a farle pervenire tante condoglianze e una testimonianza di sincero apprezzamento per tutte le opere di solidarietà realizzate negli anni.

Per essere sincero, ho trascorso la notte con il pensiero rivolto alla vostra cara amica, a quella docile figura di donna e di serva di Dio, la quale, nel dedicarmi in una sua lettera pensieri di fede, ha stimolato la scrittura di queste poesie che voglio donare, insieme alle altre scritte precedentemente, per la memoria, alla vostra associazione.

 

Rinnovo un sincero ringraziamento a lei e a tutti voi che dedicate la vita alle tante persone bisognose.

 

Per l’occasione vi auguro un felice anno, anche se sono consapevole che l’assenza di Paola si farà sentire, ma sono certo che non mancherà la mano della Provvidenza.

 

Un saluto da Hugo Salvatore Esposito

Nobile anima

 

Avvolta in un cuore tremante la sera

arrivava con la triste notizia… e

le fragili certezze dissolvevano istanti

e pensieri avvezzi alla sola ragione.

 

Senza mai parlarle mi sono sentito

gettato nel buio,… in quell’oscurità

piena di Luce che scuote le membra

in un delirio che stringe le vene…

 

Angoscia e umana tristezza segnano

le labbra, ma lei – nobile anima –

appare serena nell’azzurro del cielo.

 

Ora, posso donarle un fiore di poesia:

un labile fiore che profuma di dolce

tristezza che ricordo sul suo viso…

Voce di fede

 

Come infinita primavera posava

in volo interiore tremori di ansie

e di speranze e portava lontano

la sua anima umile e generosa.

 

Aveva la capacità di camminare

nella Luce e con dedizione, amore

e rettitudine sapeva ascoltare

la voce di fede e la voce d’aiuto…

 

Straripante la memoria se sconfina

in giorni passati quando senza domande

ella donava la sua vita alla gente.

 

Ora, il volto, incastonato nel silenzio

solenne e infinito, segue i nostri occhi

smarriti nella quiete volontà di Dio.

 La suora di Ospiate

 

Ha lasciato una diffusa sofferenza

e un esempio d’ardore e di fede

la suora che un tempo a Ospiate

tutte le mattine accudiva i bambini.

 

Voce fresca e tenera la sua voce

richiama alla mente la sua innata

dolcezza e quel suo canto docile e

bianco strappa i cuori nel ricordo…

 

Nell’orto delle stelle, dove il Signore

l’ha chiamata per donare la sua vita,

ora sente scorrere le nostre lacrime…

 

Difficile immaginarla nella casa di terra:

dimora dei fiori e di mille candele lei

avvicina al Divino i nostri cuori feriti…

 

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